



Di giorno, Erbudu mi intratteneva piacevolmente con il suono del martello pneumatico, ma lo "svago" - chiamiamolo così, si prolungava anche di notte.
Aveva infatti installato, presso il negozio antistante dei Marrakesh barbers, un apparecchio che emetteva dei cerchi di luce psichedelica in movimento, diretti al soffitto della stanza in cui disgraziatamente dormivo. ...continua...

